Il suo principale scopo è quello di suscitare l’interesse dell’esaminatore tanto da indurlo a contattare il candidato per un colloquio. Spendere qualche minuto per una stesura più accurata significa quindi investire sul proprio futuro. Per cominciare, è bene ricordare che un selezionatore avrà all’incirca 20-30 secondi per leggere ogni singolo C.V. Questo significa che non dovrà essere più lungo di due pagine. In poche righe si dovrà riuscire ad attirare l’attenzione del datore di lavoro e convincerlo così di essere la persona adatta a quel posto.
Il curriculum è uno dei documenti più importanti attraverso i quali ci si presenta ad un’azienda, proprio per questo, quindi, deve contenere le informazioni essenziali. In particolare, vanno indicati i propri dati personali ed i recapiti a cui far riferimento, luogo e data di nascita. Questi riferimenti anagrafici, assieme alla residenza, consentono ai selezionatori di avere informazioni riguardo l’età del candidato ed il suo domicilio.
Tali informazioni, naturalmente insieme a quelle relative al percorso di studi e di esperienze professionali, permettono al selezionatore di farsi una prima idea del candidato. Del resto, in questa sezione dedicata ai dati personali può essere utile, specialmente per alcuni mestieri, indicare la disponibilità a trasferirsi, a viaggiare, ad usare l’automobile. Infine, è necessario inserire i recapiti per essere contattati. Nonostante la loro importanza primaria, questi dati vengono spesso “nascosti” all’interno del curriculum, quando non sono addirittura tralasciati. È un errore fondamentale dato che non solo vanno messi tutti i riferimenti ma vanno segnalati quanto più chiaramente possibile.
Alcuni consigli: indicare solo indirizzi e-mail che si usano davvero e che vengono controllati di frequente e mettere solo numeri di telefono effettivamente utilizzabili. Ad esempio, è inutile inserire il proprio recapito telefonico di casa se si è costantemente in ufficio, così come è inopportuno mettere quello dell’ufficio o il cellulare se si sà già che non si potrà rispondere con serenità. Nel dubbio, sempre meglio specificare gli orari in cui si preferirebbe essere chiamati.