Il conciliatore è senza dubbio una delle professioni più pubblicizzate su Internet. Sempre più spesso infatti si sentono e si leggono annunci di enti e di istituti di formazioni che propongono corsi di formazione per diventare Conciliatore. Ma che lavoro fa il conciliatore? Quali sono i requisiti per diventarlo? Ed è facile trovare lavoro come conciliatore? Scopriamolo assieme.
Vediamo di spiegarvi in maniera dettagliata la professione del conciliatore: quest’ultimo può essere considerato come un mediatore, un oggetto incaricato di dirimere delle controversie tra due parti, senza però concludere la causa in Tribunale. Grazie al conciliatore è quindi possibile risolvere la controversia senza un giudizio che dovrà andare a favore di una parte o dell’altra, raggiungendo un accordo che possa soddisfare entrambe le parti, eseguendo la “procedura di conciliazione”.
Il conciliatore quindi può servire per trovare una soluzione a piccole vertenze, di un piccolo valore economico, le quali sarebbero senza dubbio sconvenienti da portare in tribunale a causa dei tempi e dei costi tipici delle cause civili. Ma come si diventa Conciliatore? Si tratta di una figura professionale delicata, e per questo motivo il Conciliatore può essere soltanto un magistrato in pensione, un professore universitario in materie giuridiche ed economiche, anche in pensione, un professionista iscritto in albi professionali giuridici o economici da più di 15 anni, un laureato o professionista giuridico economico iscritto in albo da meno di 15 anni. In quest’ultimo caso però è necessario che l’interessato segua un corso di formazione per conciliatori tenuto da enti accreditati presso il ministero della Giustizia.
Se siete interessati a diventare Conciliatore, vi basta aprire il sito ufficiale del Ministero della Giustizia e controllare li elenchi degli enti accreditati, con sedi, orari e date. Per comodità di spostamento, il Ministero permette di scegliere gli enti accreditati più vicini alla propria area di residenza. Vi ricordiamo inoltre che i corsi prevedono una frequenza obbligatoria, e al termine di quest’ultimi sarà necessario superare un test per ricevere l’attestato che certifichi il titolo di conciliatore professionista. Quali sono gli enti che di solito costituiscono organismi di conciliazione? Sono diversi, ma i più diffusi sono le banche, associazioni di consumatori, Camere di Commercio, imprese di Telecomunicazione.