L’attività di amministratore di condominio è in continua espansione. Attualmente è aperta potenzialmente a chiunque.
Ma poi nella pratica saranno solo i migliori a resistere. Quindi impegnarsi nella buona riuscita di questa attività può essere un’idea valida.
Per l’importanza che ha acquistato la professione da 10 anni a questa parte, infatti, è stata emanata una massiccia regolamentazione al riguardo, ma ancora non c’è una legge quadro di riferimento e non è disciplinata una selezione all’ingresso dei possibili candidati.
Quindi il momento di cavalcare l’onda è questo. A breve verrà creato un albo con esami specifici e la professione sarà parificata a quella degli altri liberi professionisti.
Per il momento, però, quello che si deve fare per intraprendere questa attività è veramente poco.
Innanzitutto è bene informarsi. Le leggi sul condominio e le sentenze della Corte Costituzionale al riguardo sono uno strumento di lavoro essenziale.
A questo proposito si può seguire un corso specifico, chiedere ad un altro amministratore di poter fare pratica presso di lui o studiare da autodidatta.
Le responsabilità che ci sono in gioco sono molto elevate, quindi è bene conoscere i propri obblighi e rispettare tutti i termini per essere sempre a posto.
Una volta avute chiare le idee sulla legislazione dei condomini, occorre farsi una buona pubblicità . Appena si riesce a farsi eleggere come amministratore di un condominio (anche il proprio va bene, anzi per iniziare è il massimo!) è opportuno aprire la partita iva.
Se ci si fa seguire da un commercialista è ancora meglio.
Il grosso è fatto. I guadagni che provengono anche solo dalla gestione di un condominio sono ragguardevoli. Il lavoro in altri condomini, comunque, non mancherà.
Si pensi solo a quanti edifici in condominio esistono anche nelle più piccole città. Gli amministratori sono sempre troppo pochi in confronto.
Se si è in gamba e precisi, la voce si spargerà tra amici e parenti e il numero di condomini gestiti aumenterà di pari passo.
Esiste anche un’associazione di categoria, l’ANACI che fornisce informazioni e sostegno ai nuovi iscritti.
Da qualche anno c’è qualche incombente in più per gli amministratori, visto che il condominio è diventato sostituto d’imposta e c’è da redigere un apposito modello ogni anno.
Ma per gli estranei ai lavori, basterà anche qui avvalersi dell’aiuto di un commercialista, poiché le relative spese sono a carico del condominio stesso.
Per il resto basterà organizzarsi sempre meglio, mano a mano che aumenta il proprio volume d’affari.
Risulta essere consigliabile procurarsi anche un buon avvocato che curi il recupero dei propri crediti nei confronti dei condomini morosi (la parcella è sempre a carico del condominio) e il gioco è fatto. Risulta essere importante anche ricordare che le dimissioni possono essere date solo in casi specifici, come spiegato più nel dettaglio in questa guida.
Certo non bisogna fare le cose troppo facili, ma se ci si metterà impegno e tanta pazienza, si potrà creare un’impresa forte che garantirà un posto di lavoro per noi, i nostri impiegati, l’avvocato (che con noi si assicurerà uno stipendio fisso) e il commercialista.