Cosa Sono i Conti Corrente
Sono ad oggi la forma di rapporto banca/cliente e raccolta e impiego fondi più praticata considerando l’alta elasticità e varietà delle operazioni consentite oltre la possibilità di usufruire di strumenti bancari cartacei ed elettronici per la gestione e movimentazione dei fondi eventualmente detenuti nel conto corrente. La natura degli accrediti o addebiti è differente per tipologia di correntista (privato o azienda), per causale di versamento o prelievo. E’ possibile accreditare stipendi, incasso fatture, donazioni, versamenti spontanei del titolare di C/C, addebito automatico di utenze (Enel, Telefoniche, Gas, ecc.), pagamento beni o servizi a mezzo bancomat o assegni bancari, ecc. Il termine “di corrispondenza” deriva dal fatto che gli ordini impartiti e le registrazioni (scritture di addebito e accredito) sono sempre rilevate (scritte, registrate) letteralmente o cartaceamente con rilascio di documentazione. L a disponibilità “a vista” è una forte caratteristica che invita all’apertura di conto corrente con costo di gestione annuo che dipende da banca a banca. Una forma di elasticità e comodità del C/C è la possibilità di sconfinare ovvero di potere utilizzare anche somme non disponibili in C/C (salvo approvazione della banca) anche fino ad un importo massimo di scoperto (fido bancario) che però comporta alti tassi di interesse e che può essere reintegrato con nuovi versamenti. Il contratto di C/C è l’insieme di una pluralità di negozi giuridici (contratti) ed è riconducibile al mandato che per il Codice Civile, art. 1823, Il conto corrente è il contratto col quale le parti si obbligano ad annotare in un conto i crediti derivanti da reciproche rimesse , considerandoli inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto. Il saldo del conto è esigibile alla scadenza stabilita. Se non è richiesto il pagamento, il saldo si considera quale prima rimessa di un nuovo conto e il contratto s’intende rinnovato a tempo indeterminato.
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