Dopo la breve carrellata sui principali strumenti di investimento offerti dai mercati finanziari, ho voluto lasciare per ultimo lo strumento di cui mi occupo personalmente nel trading: i Future (o derivati in italiano).
Quando ci si accinge ad iniziare un’attività di trading on-line a qualsiasi livello ci si trova davanti a tutti questi strumenti finanziari citati fin’ora: azioni, obbligazioni, covered warrant e opzioni, valute, commodity (materie prime), future. Ovviamente non li ho provati tutti, come citato nella mia presentazione ho iniziato con i titoli azionari fino al momento in cui sono rimasto affascinato e attratto dal mondo dei future. Perchè proprio loro? Beh, i motivi sono essenzialmente due: il primo risiede nel fatto che tutta l’attenzione va rivolta ad un unico indice i cui valori indicano semplicemente livelli di prezzo puro (diversamente dai titoli azionari in cui l’attenzione deve essere rivolta a tutti i grafici dei titoli che si stanno seguendo), e la seconda motivazione è la possibilità di fare molti soldi in fretta data la loro leva finanziaria.
Nella fattispecie, se il primo aspetto continua ancora ad affascinarmi, il secondo l’ho seriamente rivalutato nel corso del tempo, in quanto mi sono accorto (ahimè a mie spese!) che è molto più facile regalare soldi a questi mercati piuttosto che prenderglieli.
Arrivato a questo punto mi rendo conto che devo cercare di spiegare cos’è un future. Non a caso il mio scopo è rendervi digeribile e comprensibile un mondo che molte volte è ricoperto di definizioni al limite della comprensibilità. In due parole, un future è un contratto con cui si compra o si vende una determinata merce a termine (generalmente tre mesi), in quantità fissa e a scadenza fissa. Il giorno della stessa scadenza, appunto, si deve regolare il contratto, cioè ritirare la merce se si è comprata, oppure consegnarla se si è venduta a fronte del prezzo battuto alla scadenza. Viene da se che si pone il problema fisico della merce da acquistare o vendere, così nel panorama del trading on-line alcuni anni or sono, si è risolto l’inconveniente eliminando la consegna del materiale ma assumendo solo il passaggio del differenziale economico (plusvalenza o minusvalenza) alla scadenza. Su questa base sono così nati tutti i future azionari tra cui il derivato nostrano che è l’S and P/Mib future e altri di cui vi spiegherò le caratteristiche nel prossimo post per rendere più digeribile il passaggio.