Un’idea commerciale piuttosto interessante – anche se, lo diciamo sin da subito, non sempre facile da gestire – è quella del banco dei pegni.
Di cosa si tratta?
Per chi non abbia idea di cosa realmente sia un banco dei pegni, proviamo a definire la sua posizione ed a spiegare effettivamente che ruolo abbia nel mondo commerciale ed imprenditoriale un’attività di questo tipo.
Il banco (o monte) dei pegni è sostanzialmente un tipo di attività che esiste da moltissimi anni, e che in un certo senso, proprio per questo motivo ma anche per altre situazioni, può essere considerata un’attività in grado di fornire ottime soddisfazioni sia sul campo strettamente economico che su quello professionale e personale.
Di fatto, il banco dei pegni è sostanzialmente diverso dalla banca, perché il suo ruolo va a coprire delle necessità e delle esigenze che il complesso mondo bancario non riesce a coprire per i più svariati motivi: inoltre, il banco dei pegni, muovendosi in maniera piuttosto veloce, garantisce anche una certa celerità nei movimenti economici, facendo sì che chi non ha molto tempo a disposizione per rivolgersi ad una banca – che, si sa, ha i tempi molto più lunghi – possa avere delle risposte immediate.
Tuttavia, come ogni cosa anche questa ha il risvolto della medaglia: se da un lato il banco dei pegni offre un servizio veloce e quindi in tempi imbattibili rispetto a quelli delle banche, è anche vero che spesso i tassi d’interesse sono molto più elevati, pertanto è una scelta che il cliente dovrà sempre valutare. Ciò rende l’affidarsi al banco dei pegni una vera e propria valutazione da fare, per capire se valga la pena attendere o dover pagare successivamente dei tassi molto alti.
Come funziona, in sostanza, il banco dei pegni?
Il procedimento è il seguente:
Il potenziale cliente, dopo aver fatto richiesta presso le più svariate banche, ed avendo bisogno di liquidi con una certa velocità, fa una ricerca e si rivolge al direttore del banco dei pegni più vicino alla sua città, chiedendo una somma di denaro;
Il proprietario del banco dei pegni, dopo aver valutato la situazione economica e finanziaria del cliente, fa la sua proposta, tenendo conto anche dell’autenticità e del valore degli oggetti portati dal cliente come pegno per il prestito;
Se il cliente accetta, il banco dei pegni compilerà un foglio di pegno dove verranno riportati i dati, la descrizione dell’oggetto, la somma di denaro data in prestito e la data in cui il denaro deve essere restituito comprensivo degli interessi, e verrà dichiarata conclusa la transazione;
A questo punto, si possono verificare due situazioni: nel primo caso, ovvero se il cliente non paga nei tempi prestabiliti, il banco dei pegni potrà, a sua discrezione, concedere una proroga o trattenere il bene; se invece il cliente compie il saldo del denaro comprensivo degli interessi stabiliti in fase di contratto, egli riavrà indietro il suo bene ed il rapporto potrà dirsi concluso.
Una volta compreso il funzionamento del banco dei pegni, possiamo adesso procedere con un po’ di informazioni su come aprire un banco dei pegni nella vostra città.
Prima di tutto, è bene accertarsi che non sia già presente sullo stesso suolo territoriale un altro banco dei pegni: successivamente, è importante chiedere ed ottenere l’autorizzazione all’apertura attività presso la Banca d’Italia, attraverso un apposito modulo.
Una volta ottenuta la concessione dalla Banca d’Italia, si deve poi procedere al pagamento di una determinata tassa che verrà poi ripetuta per ogni anno, ed ovviamente anche all’invio di una serie di documenti.
In particolare, bisogna inviare
Una dichiarazione finanziaria preparata dal commercialista, che servirà alla Banca per verificare lo stato finanziario e la fedina penale;
Una relazione di credito del business;
Un rapporto giudiziario della polizia del comune in cui si risiede;
La prova scritta di possedere un’esperienza minima di due anni nel settore.
Una volta concessa la licenza, è possibile iniziare la propria attività.