I tassi di interesse sono la variabile economica che ha l’impatto maggiore e più immediato sui mercati azionari, obbligazionari e valutari. L’effetto è così importante che i mercati tendono a muoversi sulla base di previsioni sul futuro andamento dei tassi, anticipando così gli eventuali movimenti ufficiali. Normalmente accade che i mercati si muovano sulla base dell’aspettativa del movimento dei tassi, al punto da scontare quasi completamente le decisioni di politica monetaria prima che queste vengano prese. A volte accade addirittura che, quando la variazioni dei tassi diventa ufficiale, essa non abbia più impatto sui mercati, poichè l’impatto è avvenuto in anticipo. Le relazioni sono generalmente inverse sui mercati obbligazionari ed azionari. Sul primo in quanto l’aumento del tasso di interesse di mercato provoca la discesa delle quotazioni dei titoli a reddito fisso, poichè la cedola fissa, per aumentare il rendimento e portarlo ad un adeguato livello ai nuovi tassi, dee rapportarsi a quotazioni inferiori. Sul mercato obbligazionario a reddito fisso vale infatti la seguente relazione:
RENDIMENTO = TASSO NOMINALE / QUOTAZIONE
Essendo fisso il tasso nominale espresso dalla cedola, l’aumento del rendimento può ottenersi soltanto deprimendo la quotazione.
Sul mercato azionario l’aumento dei tassi, oltre ad esprimersi negativamente sui bilanci delle imprese tramite aumento degli oneri finanziari, crea la convenienza nella massa dei risparmiatori, ad orientare i propri investimenti sui mercati obbligazionari che offrono maggiori rendmenti a scapito dell’investimento azionario. Ovviamente il contrario capita quando i tassi di interesse vengono ridotti.
Non esistono dati in grado di anticipare l’andamento dei tassi di interesse, essendo questo del tutto dipendente dalle decisioni delle Banche Centrali di ogni paese. I mercati si affidano all’interpretazione dei dati macroeconomici ed all’attenta lettura dei discorsi delle Autorità Monetarie, tentando in tal modo di prevederne le mosse future. Molto attese sono le riunioni dei comitati esecutivi delle Banche Centrali, dove vengono ufficialmente prese le decisioni sui tassi ufficiali.