Attenzione al piano di ammortamento alla francese, se lo avete scelto (come moltissimi altri) per ripianare il vostro debito con una finanziaria o un istituto di credito. Infatti, il piano di ammortamento alla francese presenta delle criticità di cui è bene essere al corrente visto che, se vi doveste trovare in una condizione di particolare sfavore, potrete ricorrere anche in sede giudiziaria.
Vediamo perché. Quando si sceglie un piano di ammortamento alla francese si decide di optare per una rata composta sia dal capitale sia dagli interessi, ma questi ultimi sono calcolati esattamente sul capitale residuo. Da ciò, consegue che ogni rata sarà costante, il che è un innegabile vantaggio, dato che ci permette senza problemi di pianificare per tempo spese e gestione del bilancio familiare. Tuttavia, questo vantaggio potrebbe non farci delle insidie che, eventualmente, possono gravare (e non poco) sul debitore.
Infatti, si potrebbe verificare quella che nella letteratura tecnica viene chiamata con il nome di anatocismo. L’anatocismo, in pratica, fa sì che il calcolo degli interessi si basi sugli interessi già pagati, una sorta di circolo vizioso per il quale si pagano sempre gli interessi degli interessi.
Questa situazione è vietata espressamente dal Codice Civile, articolo 1283 e il Tribunale di Bari ha già emesso sentenza favorevole nei confronti di un mutuatario che si era ritrovato in questa spiacevole condizione.
Il gap, in questi casi, si incrementa con il trascorrere del tempo ed inoltre non si può non considerare come sia molto vantaggioso per le banche un meccanismo ulteriore che non faccia corrispondere il calcolo del tasso d’interesse con la frequenza delle rate in termini temporali.