Quando si pensa ad aprire un’attività, la maggior parte delle volte, ed ovviamente a meno che non si abbia già un’idea consolidata da cui partire, ci si chiede quale possa essere l’idea più adatta al proprio caso, e ci si pone una serie di domande in merito all’apertura dell’attività che maggiormente risponde alle proprie necessità e si configura al meglio con le proprie risorse.
Infatti, a meno che non si abbia un’idea originale già in partenza su un’attività magari ancora di nicchia o poco trattata, l’aspettativa di vedere un guadagno immediato può spesso confondere le idee e spingere a valutazioni errate o magari troppo affrettate.
Una delle principali domande che bisogna porsi, quando si intende avviare una piccola impresa, deve riguardare il sacrificio a cui siamo disposti: perché in effetti, spesso la scelta è ardua da fare, e la maggior parte delle volte ci si ritrova costretti a dover scegliere tra un’attività poco entusiasmante ma magari vicina al nostro quartiere, ed un’attività che ci appassiona ma che purtroppo andrebbe spostata di qualche chilometro.
Questa, infatti, è una delle grandi e più importanti valutazioni da fare: esistono sicuramente delle attività che richiedono un certo limite di zona in zona – ne è un esempio l’edicola, per la quale sono necessari dei requisiti particolari, tra cui, in mezzo agli altri, anche la sussistenza di distanza minima nella zona – per le quali è obbligatorio fare delle valutazioni mirate, ma esistono anche delle attività per cui questi requisiti non vengono chiesti ma sarebbe comunque più furbo ed auspicabile pensarci.
Per fare un esempio, se la nostra idea è quella di avviare un’attività commerciale come un negozio di abbigliamento, ed abitiamo in un piccolo paese che già conta parecchi negozi di abbigliamento ravvicinati tra loro, nonostante nessuno imponga la sussistenza di distanza minima nella zona, sarebbe poco sensato aprire un negozio simile nello stesso quartiere: la valutazione che a questo punto andrebbe fatta, in sostanza, è quella secondo cui è importante capire a cosa siamo disposti per avviare la nostra attività.
Se la nostra idea commerciale di partenza è sempre stata quella del negozio di abbigliamento, è giusto perseguire quell’ideale e fare di tutto per conformarlo alle proprie aspettative, ma per garantirgli un certo successo e per garantire a noi anche una discreta soddisfazione anche dal punto di vista economico, è importante valutare anche altre zone, al fine di non sovraccaricare il quartiere di un’offerta che è già disponibile in quantità disequilibrate e per le quali la reale domanda è davvero minima.
Viceversa, il problema si pone in misura alquanto minima se si voglia avviare un’attività simile in una grande città, perché in tal caso domanda ed offerta sarebbero in perfetto equilibrio, anche se questo non deve portarci a fare valutazioni sbagliate ed a pensare che basti una buona posizione per avere successo nel campo dell’imprenditoria.
I segreti del successo in questo settore, infatti, sono molteplici e spesso variano di persona in persona, di città in città e di paese in paese: ne sono esempio tutte quelle storie di persone che dal nulla sono riusciti ad avviare un’attività imprenditoriale di grande respiro, per le quali magari all’inizio nessuno avrebbe scommesso un centesimo.
Questo perché intelligenza, fiuto per gli affari, spirito d’iniziativa sono tra le più importanti caratteristiche di cui un buon imprenditore deve essere dotato, ma sicuramente, da sole non possono bastare a rendere la propria idea commerciale un’idea originale e richiesta: la prontezza di rispondere ai problemi ed ai rischi, ed il saper rischiare sono sicuramente fattori di grande rilevanza per chi vuole intraprendere un percorso di carriera importante e ben strutturato.
Inoltre, far forza sulle proprie capacità naturali, sulle proprie doti e sulle proprie reali predisposizioni e mai arrendersi, convinti però che il segreto del proprio successo sia, alla fine, un fatto del tutto personale da ricercare e da raggiungere.