Sei disoccupato ma hai bisogno di soldi? Sei stanco di ricevere rifiuti da parte di tutte le banche e le finanziarie a cui chiedi credito?
Prova a tendere la mano: potresti trovarne una tesa nella tua direzione.
Alcuni li chiamano social lending, altri preferiscono parlare di prestito peer to peer ma la sostanza resta immutata: si tratta essenzialmente di prestiti tra privati erogati online.
Una maggiore facilità d’accesso ai finanziamenti, le condizioni ottenibili più convenienti per l’assenza dell’organo intermediario che fa lievitare i costi: sono tutti punti a favore del “prestito sociale”.
Ma come funzionano i social lending? Questa forma di finanziamento viene di solito concessa da società online che per tutelarsi e tutelare gli utenti che investono adopera tutta una serie di accortezze. Innanzitutto viene assegnato ad ogni soggetto che richiede un prestito un rating, ossia il “livello di affidabilità” dell’utente in questione. Un basso rating implica alti tassi di interesse, data l’entità dei rischi che il prestatore si assume. Ad ogni modo qualora l’utente una volta ottenuto il prestito non rispettasse i termini di restituzione del denaro la società provvederebbe in brevissimo tempo ad attivare un programma di recupero crediti.